In occasione della Terza edizione del Bitonto Art
Festival, festival delle arti giovanili patrocinato dal Ministero
della Gioventù e dal Comune di Bitonto, Assessorato alla
Cultura e alle Politiche giovanili, l'appuntamento con gli incontri curati
da ArtSOB (Lara Carbonara e Lucrezia Naglieri ) continua
domenica 31 ottobre alle ore 10,00 con il workshop Libriamo di
Manuela Mancioppi, già ospite della scorsa edizione del
BitontoArtFestival, presso le Officine Culturali, Piazzetta Gramsci.
L'artista creerà insieme agli spett-attori un libro emozionale, da
toccare, assaporare, scoprire, che non ci si accontenterà solo di leggere.
Una pagina per ogni partecipante: pezzi di ricami, stoffa,
plastica trasparente, carta, giornali, fotografie, qualsiasi elemento
affettivo si voglia mettere insieme. L'artista cucirà insieme i ricordi,
le impressioni, le memorie, le identità. Un incontro tra identità e
spazio: si chiederà al pubblico di portare con sé un simbolo di
identificazione forte con il proprio territorio o pezzi di stoffa e
materiali vari. Un'indagine intima e pubblica insieme che indugia su
scorci e paesaggi cercandone l'essenza; un'esplorazione di
psico-geografie che dà vita ad una conversazione con la propria
appartenenza del luogo e di ciò che abbiamo vissuto in esso. Il libro
‘corale' diventa simulacro, donato alla città di Bitonto, sarà il racconto
tattile di tante storie ‘bitontine' amalgamate insieme, un transito
concettuale che è poesia e materia, un approdo estetico e identitario
nuovo, in cui inchiostro e carta si trasformano in respiro creativo
costruendo sulla carta un nuovo luogo vivibile. Indicato anche per i
piccoli.
Il percorso artistico di ArtSOB prosegue il pomeriggio,
sempre con Manuela Mancioppi, presso il centro studi MANOnMANI,
P.zza Marconi, 18 - Palazzo Ferrara alle ore 17,00. Art'è.
L'incontro è un invito al pubblico per una degustazione 'ad arte'.
"Degustando un tè si invita a pensare e riflettere,
individuare una frase esplicativa sul significato dell'arte. Cos'è l'arte
per te? Art'è, appunto" (Manuela Mancioppi) Uno, più, tavoli dalle
tovaglie trasparenti munite di tasche trasparenti. Si può scegliere il
proprio gusto sul menù art'è, nel retro della bustina le istruzioni per
l'uso, all'interno della bustina lo spazio necessario per scrivere la
frase suscitata. Al termine della degustazione la bustina compilata va
inserita in una tasca della tovaglia. Una 'tovaglia' di pensieri
sull'arte uniti dal momento quasi familiare e intimo della
degustazione del tè. La ricerca artistica un po' alla ‘deriva' di Manuela
Mancioppi, sempre un po' fuori posto, fuori tempo, fuori passo, sempre
sull'orlo della relazionismo, tenendosi in equilibrio sul contatto, realtà
e percezione si fondono in un gusto collettivo e in un piacere unanime. |