19
maggio-23 giugno 2012
Secondo intervento del
progetto IN CONTEMPORANEA, la mostra collettiva DALL’ALTO E DAL BASSO che
inaugura il 19 maggio, propone una riflessione critica nata dal confronto con
l’attuale situazione di crisi nazionale e internazionale, cercando un nuovo
coinvolgimento tra società e artista. La mostra a cura di Matilde Puleo
presenterà il lavoro di 42 artisti, chiamati ad elaborare due immagini
esemplificative delle suddette opposte categorie di pensiero, in modo da
realizzare un
incontro
di creatività accomunate dall’intento di esplorare il pensiero a partire dalla
realizzazione di opere come esito di un percorso condiviso.
DALL’ALTO E DAL BASSO, più che una mostra collettiva tradizionale intende essere
così un contenitore in grado di trasformare lo spazio espositivo in una fucina
di pensieri. La collettiva per palazzo Chianini infatti è l’occasione di un
incontro a tanti livelli che attraversa molti media: visivo, letterario e
performatico. Sarà costituita infatti da oltre 80 opere e contemporaneamente da
una ventina di commenti e riflessioni filosofiche, con un reading musicale
strettamente connesso al concept della mostra ed una lezione aperta tra
filosofia e musica, da realizzare nei giorni che seguiranno l’inaugurazione.
L’evento multidisciplinare più simile ad un’agorà che ad una esposizione,
intende parlarci di cosa è alto, nobile o imposto e di cos’è basso, indegno o
semplicemente umano, prima che la crisi economica non diventi anche una crisi
di pensiero che taglia anche quelle teste pensanti di cui siamo ancora
fortunatamente dotati.
Le opere di
quarantadue artisti contemporanei
provenienti dal panorama regionale -
Adriano
Annino,
Luiza Avellar, Silvia Baglioni, Beatrice Bartolozzi,
Marcello Bianchi, Stefano Bonazzi, Laura Burroni, Marco
Buzzini, Jonathan Calugi, Cyro Cappello, Andreina Giorgia
Carpenito, Meri Ciuchi, Fabrizio De Masi, Maurizio Di Feo,
Francesco D’Isa, Leonardo Ermini, Alessandro Faralli,
Simonetta Fratini, Luigi Gaudioso, Eleonora Giunchi, Ilaria
Gradassi, Barbara Lachi, Virginia Lopez, Flavia Luglioli,
Manuela Mancioppi, Guta Matai, Antonella Mercati, Enrique
Moya Gonzalez, Muzakiller Foundation, Otar, Cristina
Pancini, Imma Pi, Marta Primavera, Vanessa Rusci,
Giuseppe Scapigliati, Baba Scarhead, Tony Tadino, Gea Testi,
Paolo Toci, Andrea Vannini, Claudia Vincenzi, Amelia Von
Grüne
–
portavoce
di una
visione postmoderna multi referenziale e culturalmente polisemica,
propongono
un percorso che riflette su valori, contraddizioni e paradossi che
caratterizzano la società di oggi e su come
possiamo
declinare l’alto e il basso in un momento in cui la validità della
responsabilità personale sembra essere
messa in discussione.
Artisti
provenienti dal panorama creativo toscano, che si confrontano con la tecnologia
e la creatività digitale per un universo di icone tra desiderio, surrealtà,
denuncia e civiltà. Rappresentanti di una forma d’arte in rapida evoluzione che
- pur contaminando o espandendo le potenzialità della pittura, della fotografia
e del graphic design – cerca collocazione e definizione propria tra le arti
visive. Una mostra che raccoglie e presenta tanto materiale creativo, allo
scopo di ingombrare la mente del pubblico e permettergli di osservare quanto
vario sia il mondo, specie quando si esce dallo stereotipo e si entra nel vivo
del dibattito interiore. Un centinaio di creazioni visive e letterarie,
espressione di teste pensanti che esprimono il loro punto di vista e si mettono
in dialogo con il nostro. |